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Pino Santoiemma ci ha lasciati

Pino Santoiemma nella simultanea allo 099, contro Delfino, da lui stesso organizzata circa un anno fa.

Ore 16.30 chiesa madre ss. Immacolata Leporanore 16.30 chiesa madre ss. Immacolata Leporanoino Santoiemma nella simultanea allo 099 di Leporano, contro Delfino, da lui stesso organizzata, circa un anno fa.

Conoscevo Pino Santoiemma da cinquant’anni. Dopo gli studi universitari in Lettere, ci siamo ritrovati ad insegnare insieme all’ITIS Righi. Erano gli anni del post Sessantotto, dovevamo misurarci con le agitazioni studentesche, le occupazioni delle scuole e noi giovani docenti cercavamo di mantenere un filo di dialogo con gli studenti, mentre tra i docenti più maturi si levava forte la tentazione di risolvere con lo sgombero immediato e con adeguate sanzioni agli studenti, che osavano violare un ordine consolidato da decenni. In quella temperie di grande cambiamento, si determinò un’amicizia destinata a consolidarsi negli anni. Poteva capitare che in qualche pausa dell’insegnamento, Pino mi invitasse a fare una partitina a scacchi, gioco che egli conosceva meglio di me e nel quale mi batteva regolarmente.

Ci siamo poi ritrovati in una stagione successiva. Nel 1975 ero entrato in Consiglio comunale e l’anno dopo divenni Assessore con la Delega al Decentramento e successivamente Sindaco. In tale veste, ritrovai Pino consigliere circoscrizionale di Paolo VI, dove allora si era trasferito con la famiglia. In quegli anni di intenso lavoro con la Giunta di sinistra al Comune di Taranto, non ebbi la possibilità di giocare a scacchi, cosa che ripresi a fare al termine di quella esperienza nel 1985. Cominciai a frequentare il Circolo di Taranto, allora presso il CRAL Arsenale ai Baraccamenti Cattolica. Lì conobbi il Presidente Albo Ceccanti, Pino Indelicati, Silvio Tarantino, Franco Abatemaggio, Gerardo Ariete, successivamente Gigi Troso, Gigi Delfino, Angelo Lanzillotta, Mario Smiraglia, Franco Napoli, Franco Sangiorgio, Arturo D’Adamo e tanti altri. Naturalmente, fui molto contento di ritrovare Pino Santoiemma, con il quale ingaggiamo lunghi duelli, con esiti un po’ più equilibrati dei precedenti. In seguito, Pino divenne Presidente del Circolo scacchistico e svolse la sua opera con competenza e passione, organizzando tornei e corsi di formazione per i ragazzi delle scuole ioniche.

Pino era tuttavia persona poliedrica. Aveva vasti interessi culturali, scriveva recensioni di libri o di mostre pittoriche, pubblicava articoli su vari giornali, a partire dal Corriere del Giorno, sul quale uscivano altresì informazioni dettagliate sull’attività del Circolo scacchistico tarantino. Pino ha collaborato anche con l’Accademia dei Dioscuri di Salvatore Russo. Dopo il suo trasferimento a Leporano, divenne uno degli animatori della vita culturale locale, a partire dal Premio Saturo d’ argento. Questa intensa attività culturale non gli impediva di coltivare la sua passione scacchistica, per la quale ci si vedeva, si giocava, si scherzava.

Docente apprezzato, uomo di vasta cultura, organizzatore e animatore di eventi culturali, scacchista, persona dolce e cordiale, anzitutto un grande amico.

Giovanni Battafarano

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